Tecnica Main-lining: Tutto Quello Che C'è Da Sapere

Tecnica Main-lining: Tutto Quello Che C'è Da Sapere

Luke Sumpter
Luke Sumpter
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Il Main-lining è una tecnica colturale che sta guadagnando sempre più popolarità tra i moderni coltivatori di cannabis. Consente di aumentare le rese e ottimizzare gli spazi più piccoli.

TECNICA MAIN-LINING PER COLTURE PIÙ DIVERTENTI E PRODUTTIVE

Il Main-lining è una tecnica colturale che sta guadagnando sempre più popolarità tra i moderni coltivatori di cannabis. Consente di aumentare le rese e ottimizzare gli spazi più piccoli. Il Main-lining rientra tra le tecniche adottate per dare forma alle piante, limitando il dominio apicale. Consiste nel combinare la cimatura e il Low Stress Training (LST), costringendo la pianta a concentrare le energie nella crescita di un numero maggiore di cime di dimensioni uguali, piuttosto che di un’unica cima principale di grandi dimensioni circondata da infiorescenze più piccole.

A seconda degli spazi e delle altezze disponibili, non bisogna necessariamente fermarsi ad otto rami principali. Lasciando crescere più a lungo le piante in fase vegetativa, si possono ottenere sedici o anche trentadue rami principali. Tuttavia, ciò andrà a raddoppiare le potenziali altezze ad ogni cimatura. Per ottenere otto cime bisognerà avere piante con un’altezza minima di 60cm, mentre per averne sedici è richiesta un’altezza di almeno 1m e per trentadue cime 2m. A questo punto, sarebbe preferibile optare per uno ScrOG e utilizzare in modo più efficiente la superficie dell’area di coltivazione, piuttosto che il suo volume.

Main-lining Di Cannabis

PASSO 1

Lasciate che la pianta cresca fino a sviluppare sei internodi. In questo modo potrete rimuovere tutte le piccole ramificazioni inferiori per favorire il passaggio d’aria al di sotto del punto in cui si diramerà la pianta. Quando si coltiva cannabis bisogna sempre considerare un’adeguata circolazione dell’aria.

Se state pensando di prelevare qualche talea, aspettate che la pianta sia abbastanza alta da essere tagliata all'altezza del terzo nodo. A questo punto, alcune genetiche svilupperanno sufficienti ramificazioni laterali al di sotto del terzo nodo da usare per fare talee.

PASSO 2

Potare/piegare verso il basso dal terzo nodo.

Non fatevi prendere dall’entusiasmo asportando troppo presto i nuovi getti emersi dal terzo nodo. Per garantire un avvio più vigoroso del processo, lasciate una piccola porzione di gambo. In questo modo eviterete che il gambo si spacchi quando la forza esercitata in fioritura sarà maggiore per il peso delle infiorescenze (cime pesanti e resinose). Un gambo spaccato in due ostacolerà la corretta diffusione delle sostanze nutritive e sarà una ferita aperta per gli agenti patogeni.

Eliminate tutte le porzioni vegetali fino al terzo nodo, lasciando il gambo nudo. In questo modo ottimizzerete la circolazione dell’aria al di sotto della fitta chioma che si formerà in seguito.

Quando i rami nuovi inizieranno a crescere diventando più forti, legateli verso il basso in posizione orizzontale.

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PASSO 3

A questo punto bisogna intervenire sui rami per ottenere otto cime. I coltivatori ne rimarranno entusiasti e le piante cresceranno più vigorose ottimizzando gli spazi a loro destinati.

Lasciate crescere le due nuove ramificazioni principali fino a quando ognuna avrà sviluppato il quarto nodo.

Rimuovete la crescita dei nuovi rami del secondo nodo da entrambi i lati. In questo modo i rami emergenti cresceranno sullo stesso lato del ramo e saranno più facili da manipolare.

Ancora una volta, cimate ogni ramificazione rimanente al terzo nodo. Ora avete otto rami primari. Continuate a piegare orizzontalmente ogni ramo e distanziateli uniformemente fino a quando non inizieranno a crescere nuovamente con vigore.

PASSO 4

La fase vegetativa prosegue. Se avete familiarità con la varietà coltivata, saprete quando cambiare il fotoperiodo a 12-12. Se però non siete sicuri delle sue prestazioni genetiche, cambiate il ciclo di luce quando le piante hanno raggiunto metà dell’altezza da voi desiderata.

Continuate a piegare orizzontalmente le piante man mano che crescono, cercando di mantenere uguali le altezze delle nuove ramificazioni. Piegate ogni ramo allontanandolo dal centro, distendendolo e legandolo nella posizione opportuna. Se lavorate in piccoli spazi, piegate uno o due rami verso il centro della pianta. Cercate sempre di mantenere tutte le punte sullo stesso livello.

VOLETE FERMARVI O ANDARE AVANTI?

VOLETE FERMARVI O ANDARE AVANTI?

A questo punto, potete decidere se creare un numero maggiore di cime apicali fino ad ottenerne 16 o fermarvi. Basta solo ripetere il processo. Questa volta, lasciate che ogni nuovo ramo cresca fino al quinto nodo, cimate e ripulite al di sotto. Lasciate crescere in fase vegetativa fino a raggiungere l'altezza desiderata.

Se avete molto spazio o state coltivando all’aperto, ripetete il processo per creare una pianta con trentadue cime! Questa volta, invece di lasciar crescere ogni ramo fino al quinto nodo, aspettate l’ottavo (i numeri di Fibonacci funzionano molto bene anche per la spaziatura della cannabis) prima di cimare e ripulire le ramificazioni inferiori. In questo modo, la stanza verrà adattata alla crescita delle future cime apicali perfettamente distanziate. Cimare troppo presto un gran numero di cime può creare inaspettati raggruppamenti di rami e diventare in un secondo momento terreno fertile per le muffe.

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Queste sono piante con infiorescenze multiple cresciute all’aperto e a metà della loro fase vegetativa. Da notare come le ramificazioni più basse sono state accuratamente rimosse per predisporre la futura circolazione dell’aria con una buona spaziatura tra le cime. Queste piante sarebbero cresciute fino a 2m d’altezza senza alcun intervento.

A questo punto dovrebbe essere ormai chiaro perché questa tecnica viene chiamata Main-lining, inteso come allineamento delle cime principali. Piuttosto di avere un gran numero di rami laterali che lottano per le sostanze nutritive e una cima principale cinque o sei volte più grande delle altre, le piante si sviluppano uniformemente. Non ci sono più zone d’ombra e il flusso d’aria migliora sostanzialmente. Si evita di dover affrontare altezze troppo elevate, nonostante le piante tendano a diventare più cespugliose e voluminose man mano che si sviluppano le infiorescenze.

UN COLLETTORE DI MOLTEPLICI CIME

UN COLLETTORE DI MOLTEPLICI CIME

Creare nelle prime fasi del Main-lining un "collettore" da cui si svilupperanno più cime offre due vantaggi. Prima di tutto, assicura che l’assimilazione di sostanze nutritive da parte delle piante non venga interrotta. Tutti i concimi andranno ad alimentare i rami ed i fiori selezionati. In questo modo non si svilupperanno le infiorescenze popcorn e altre porzioni vegetali fibrose al di sotto della chioma principale.

In secondo luogo, il collettore migliora la circolazione dell’aria, senza ostacoli. Quando i rami si sviluppano durante la fase vegetativa e di fioritura, è importante garantire un buon flusso d’aria. La circolazione al di sotto della chioma previene numerosi agenti patogeni, specialmente la muffa. Garantisce, inoltre, uno scambio efficiente di gas sulla superficie delle foglie.

DEFOGLIAZIONE REGOLARE

Defogliazione delle Piante di Cannabis

Questo varierà da fenotipofenotipo. Controllare continuamente la crescita delle piante vi consentirà di capire quando e dove defogliare. Normalmente, le varietà sativa tendono a reagire meglio alle defogliazioni più aggressive in quanto producono più foglie, anche dopo il passaggio a 12-12 ore di luce-buio. Alcune varietà indica e Kush, tuttavia, si allungano solo fino ad inizio fioritura e tendono a non produrre più internodi. Una defogliazione fatta con troppo entusiasmo durante la fase vegetativa potrebbe ridurre inaspettatamente il numero di nodi da cui si svilupperanno i fiori. La coltivazione della cannabis non è una scienza certa, bensì un susseguirsi di alti e bassi direttamente influenzati da fenotipi, temperature e stagioni. E ciò vale anche per le colture indoor.

L’obiettivo è quello di aprire spazi per aumentare la penetrazione della luce attraverso la chioma delle piante, ma lasciando sufficiente materiale vegetale per la traspirazione. Iniziate rimuovendo le foglie più grandi a ventaglio, durante la fase vegetativa, se notate troppo affollamento e ombreggiamento. Le estremità dei rami cresceranno quasi verticalmente ed inizieranno a prendere volume. Gli anelli usati nelle colture di pomodoro possono essere un ottimo investimento per realizzare il Main-lining indoor. Usati da molti contadini per sostenere i pomodori, questi anelli forniscono una struttura robusta per separare uniformemente gli otto rami.

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Asportate regolarmente ogni nuovo getto superfluo che potrebbe indebolire l’energia della pianta per sviluppare le infiorescenze. La cannabis è notoriamente “virulenta” e produrrà rapidamente nuove foglioline ricoperte di resina e rametti dal gambo. Basta rimuovere tutte queste parti, dato che si accumuleranno inutilmente all’ombra rubando preziose risorse ai fiori.

La fotosintesi dei fiori di cannabis è più efficiente di quella realizzata dalle foglie. Rimuovere una foglia per consentire alla luce di penetrare fino ad una cima ombreggiata migliorerà le rese finali, una prospettiva sicuramente più allettante rispetto al lasciare qualche foglia per ottimizzare la fotosintesi. Le astute piante di cannabis riusciranno a far diventare i fiori ombreggiati grandi quanto quelli cresciuti sotto la luce, ma non arriveranno mai a compattarsi e ad indurirsi. Da qui il nome di cime popcorn, molto leggere per le loro dimensioni.

VANTAGGI DEL MAIN-LINING

VANTAGGI DEL MAIN-LINING

Esistono una serie di vantaggi nell’adottare il Main-lining, soprattutto al momento di ottimizzare gli spazi indoor e di stimolare la crescita di più cime di grandi dimensioni. Le grandi rese produttive sono sicuramente il vero vantaggio del Main-lining. Dedicare attenzioni e cure alle piante nelle loro prime fasi di vita consente di costruire un’eccellente base su cui si svilupperanno i fiori, che ripagheranno gli sforzi al momento del raccolto.

La fase di manicure post-raccolto, o trimming, diverrà quasi automatica, poiché la maggior parte delle cime avrà la stessa dimensione e forma. Molti coltivatori amano adottare il Main-lining per la maggiore efficienza che offre nel post-raccolto. Il prodotto finale risulta anche più attraente dal punto di vista commerciale.

Controllare la crescita delle piante con potature e piegature consente di usare in modo più efficiente lo spazio di coltivazione. Non solo le piante saranno più uniformi, ma anche l’ambiente sarà più facile da controllare e l’estetica sarà mozzafiato. Non c’è nulla di meglio di un mare di cime perfettamente formate per far venire l’acquolina in bocca.

Il Main-lining è una delle tecniche per dare forma alle piante più facili da applicare. Una volta che il collettore da cui si svilupperanno le cime si sarà perfettamente formato e le diramazioni principali saranno state fissate e piegate verso il basso, non rimarrà altro da fare che intervenire con manutenzioni sulla chioma fino all’ultimo giorno di vita della pianta. Ciò vi consentirà di risparmiare tempo piegando continuamente i rami ed eviterete di ferire accidentalmente le piante.

Una chioma monostratificata riduce il rischio di muffe e marciumi. Anche la distribuzione dell’aria attorno a cime di simile dimensione garantisce meno angoli e punti ombreggiati, evitando così potenziali agenti patogeni. Un costante flusso d’aria sul substrato contrasta le infestazioni di insetti e batteri, favorendo il ciclo asciutto-bagnato attraverso l’evaporazione.

Dopo aver tagliato le piante, l’intero raccolto essiccherà più uniformemente. Quando le cime hanno la stessa densità e umidità, avranno bisogno di meno attenzioni. Ciò che è buono per uno lo sarà per tutti.

SVANTAGGI DEL MAIN-LINING

SVANTAGGI DEL MAIN-LINING

Gli svantaggi del Main-lining sono pochi, ma devono comunque essere presi in seria considerazione.

Nelle prime fasi di crescita vegetativa, le piante hanno bisogno di recuperare energie dalle potature per riprendere la loro normale velocità di crescita ed aumentare di volume. Questo allunga da dieci giorni a due settimane il periodo di crescita vegetativa complessivo.

Questa tecnica non può essere applicata sulle varietà autofiorenti. Sono piante con una particolare natura già presente all’interno del seme. Il Low Stress Training può essere adottato con le autofiorenti, ma il Main-lining dev’essere evitato. I tempi richiesti da una pianta per recuperarsi da una potatura o una pulizia dei rami più bassi possono corrispondere a metà della vita di un'autofiorente, riducendo inutilmente il numero dei siti dove si svilupperanno i fiori.

Le luci meno potenti da pochi watt, come le lampade fluorescenti o CFL, non riescono a raggiungere le parti più basse delle cime allungate sviluppatesi in un Main-lining. Per ottenere rese soddisfacenti dovrete usare almeno lampade HPS o MH da 150W o l’equivalente in luci a LED.

Per illuminare l'allineamento uniforme di otto cime bisognerà mantenere una distanza di 75cm dalla superficie di coltivazione alla sorgente luminosa. Considerate gli spazi a vostra disposizione e procedete di conseguenza.

CIME PIÙ GRANDI E DI MIGLIORE QUALITÀ

CIME PIÙ GRANDI E DI MIGLIORE QUALITÀ

C’è qualcosa di affascinante e genuinamente gratificante nel coltivare infiorescenze di cannabis di grandi dimensioni. Il Main-lining consente di ottenere un prodotto finale molto bello da vedere dentro ad un barattolo o su uno scaffale. Aumenta inoltre le rese per m², rispetto alle piante non trattate. La maggiore attenzione nelle prime fasi di crescita viene ripagata sotto forma di minore manutenzione durante la vita delle piante e cime più grandi e attraenti.

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