Come Produrre Enormi Raccolti Di Cannabis Con I Sistemi Idroponici DWC

Come Montare Un Sistema DWC

Luke Sholl
Luke Sholl
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Raccolti abbondanti in meno tempo e con meno risorse? Questa è la promessa di coltivare cannabis con un sistema idroponico. Ma per quanto riguarda gli impianti DWC, quali sono i loro vantaggi e i loro svantaggi? E come se ne può montare uno direttamente a casa?

Tutte le forme di coltura idroponica partono generalmente dalla stessa premessa: coltivare piante senza terra, facendo affidamento su un substrato inerte come supporto strutturale delle piante e su una fonte d'acqua ben ossigenata e ricca di nutrienti a diretto contatto con il sistema radicale. Con i termini “Deep Water Culture” o “Direct Water Culture” (DWC) si indica un sistema idroponico diventato molto popolare tra i coltivatori di cannabis, soprattutto per la sua convenienza e l'assenza di attrezzature troppo ingombranti. Se eseguito correttamente, il DWC consente raccolti più abbondanti di cime di qualità superiore.

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Prima di vedere come allestire in casa un sistema idroponico DWC, diamo un'occhiata ai pro e ai contro di questo metodo! Per ulteriori informazioni sui metodi idroponici avanzati, consultate la nostra guida sull'argomento.

COS'È UN DWC?

COS'È UN DWC?

In un sistema DWC, le radici delle piante di cannabis crescono attraverso un substrato inerte all'interno di un serbatoio d'acqua ricca di ossigeno e sostanze nutritive. Le radici rimangono immerse nel serbatoio dal momento in cui entrano in contatto con l'acqua fino al giorno del raccolto.

Le piante stesse sono sospese all'interno di vasi a rete, dove un substrato inerte atto alla coltivazione fuori suolo fornisce il supporto strutturale ed aiuta a massimizzare l'efficienza dell'apparato radicale sottostante. Il serbatoio è dotato di una pietra porosa che ossigena l'acqua per mantenere le radici forti e sane, mentre le sostanze nutritive vengono aggiunte direttamente nell'acqua per massimizzare l'assorbimento da parte delle radici.

I VANTAGGI DI UN SISTEMA IDROPONICO DWC

I VANTAGGI DI UN SISTEMA IDROPONICO DWC

Ogni impianto idroponico presenta i suoi pro e i suoi contro, sebbene il DWC sia considerato uno dei metodi più semplici, soprattutto per i principianti.

Innanzitutto, è relativamente facile da configurare e personalizzare in base alle proprie esigenze specifiche. Si adatta perfettamente a qualsiasi impianto per la coltivazione della cannabis, da un piccolo sistema domestico con una o due piante alle grandi colture con centinaia di esemplari.

In secondo luogo, in un sistema DWC le piante di cannabis crescono molto più velocemente. Avendo a loro disposizione tutto ciò di cui hanno bisogno, le vostre bambine verdi non perderanno tempo o energie a sviluppare un apparato radicale esteso, dedicando invece più risorse allo sviluppo di gambi, rami e foglie.

Inoltre, la totale mancanza di suolo riduce al minimo il rischio di malattie e parassiti a livello radicale, evitando la crescita di erbacce nel substrato.

Il risultato di tutti questi vantaggi è, ovviamente, una resa produttiva più elevata. Alcuni coltivatori di cannabis affermano che passare da una coltura in suolo ad un sistema DWC può comportare un aumento del 20% nelle rese finali.

Inoltre, si usa meno acqua rispetto alle colture in terra e tutti i parametri ambientali più importanti per coltivare la cannabis sono molto più facili da controllare. Dal momento che ogni singolo elemento può essere perfettamente calibrato e controllato in un sistema colturale DWC, nessuna risorsa verrà inutilmente sprecata. Inoltre, tutto l'impianto può essere automatizzato con l'aiuto di sensori e timer, rendendo il DWC un'ottima opzione per i coltivatori che devono lasciare incustodite le proprie piante per lunghi periodi di tempo.

GLI SVANTAGGI DI UN SISTEMA IDROPONICO DWC

GLI SVANTAGGI DI UN SISTEMA IDROPONICO DWC

Come si suol dire: non è tutto oro quello che luccica. Il DWC presenta anche alcuni inconvenienti.

Se scegliete di coltivare la vostra marijuana con un sistema idroponico di questo tipo, vi consigliamo di investire sempre in attrezzature di qualità per massimizzare i risultati. Procuratevi un timer, una pompa affidabile, un dispositivo per misurare i PPM ed un altro per controllare il pH, nonché un impianto d'illuminazione di alta qualità. Questo vi comporterà una spesa piuttosto elevata, il che significa che non è poi così economico se comparato ad una coltura in terra all'aria aperta.

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Per quanto riguarda le temperature, tenete presente che le radici delle vostre piante sono particolarmente sensibili alle più piccole variazioni nella composizione dell'acqua o dell'aria. Un sistema idroponico DWC senza un adeguato ricircolo sarà difficile da mantenere alle temperature ideali. La pompa sarà costantemente in funzione all'interno dell'acqua, aumentando di conseguenza le temperature. Ma anche le lampade posizionate sopra i vasi contribuiranno ad aumentare il calore complessivo.

E non finisce qui! Una delle peggiori “minacce” in un sistema DWC è la fluttuazione del pH. Siccome non c'è nessun terreno che tamponi l'azione dei fertilizzanti, le piante sono molto più sensibili alle improvvise oscillazioni del pH e ai problemi che ne conseguono. Se gli sbalzi sono piccoli, le conseguenze non dovrebbero essere troppo gravi, ma possono comunque dilatare i tempi di crescita delle piante o confondere/stressare i principianti con poca familiarità con questo problema.

Come consigliato poc'anzi, un sistema automatizzato semplifica notevolmente l'uso di un DWC. Senza renderlo automatico, questo impianto richiede manutenzione pressoché costante per poter mantenere i parametri ideali. Detto questo, l'automazione non richiede solo investimenti e qualche competenza tecnica, ma anche energia elettrica. La bolletta della luce potrebbe subire un duro colpo e, in caso di blackout, le colture ne risentiranno. Prendete quindi in considerazione una pompa d'aria di riserva in caso dovessero verificarsi guasti al sistema.

5 FACILI PASSAGGI PER COSTRUIRE UN SISTEMA IDROPONICO DWC

Quando si vuole assemblare un sistema DWC, bisogna porsi come principale premessa la necessità di adattare il sistema secondo le proprie esigenze specifiche. Ciò significa procurarsi solo i materiali necessari per il numero di piante che si andranno a coltivare. Sebbene quasi tutte le varietà di cannabis siano adatte per le colture DWC, quelle più robuste, di medie dimensioni e capaci di sopportare lievi fluttuazioni di pH sono probabilmente le migliori candidate.

Qui di seguito vi riportiamo una guida con i 5 passaggi per costruire un sistema di coltivazione DWC. Ad ogni passaggio ci soffermeremo su un componente essenziale del sistema, spiegando come procedere per impostarlo ed ottenere i migliori risultati.

PASSO I: SERBATOIO

Costruire Un Sistema Idroponico DWC: Serbatoio

Il DWC dovrà essere dotato di un serbatoio pieno d'acqua ricca di nutrienti ed ossigeno. Calcolate circa 5 litri d'acqua per pianta e ricordatevi di osservare e rabboccare regolarmente la soluzione.

La soluzione dovrà mantenere un pH compreso tra 5,5 e 6,5, sebbene la lettura ideale sarebbe 5,8. Il livello di pH influenzerà la capacità d'assimilazione di nutrienti delle vostre piante. Esistono poi livelli specifici di pH per ogni fase di crescita: il valore più alto dell'intervallo appena indicato sarà più adatto per lo stadio di plantula e la fase vegetativa, mentre il più basso sarà preferibile durante la fase di fioritura.

Inoltre, la temperatura dovrà essere attentamente impostata e mantenuta. L'ideale sarebbe mantenere il serbatoio ad una temperatura compresa tra 17 e 20°C. Tenete presente che le lampade contribuiranno quasi sicuramente ad aumentare il calore della grow room. Probabilmente, avrete bisogno di un buon impianto di ventilazione ed estrazione per mantenere la temperatura complessiva su livelli ottimali.

Prima di installare il serbatoio, assicuratevi di pulire e disinfettare la grow room per evitare germi, batteri, muffe o polvere. Inoltre, calcolate spazio sufficiente per consentire alle piante di allungarsi e di fiorire durante la fase di fioritura. Per evitare che le piante inizino a competere troppo per le risorse, vi consigliamo di non mettere più di un paio di piante per ogni armadio di coltivazione con DWC.

PASSO II: OSSIGENO

Costruire Un Sistema Idroponico DWC: Ossigeno

La soluzione del vostro serbatoio DWC dovrà contenere tutto ciò di cui avranno bisogno le piante, ovvero sufficiente ossigeno e la giusta combinazione di nutrienti. Quando si tratta di ossigeno, potete usare una pompa d'aria ed una pietra porosa per ossigenare l'acqua del serbatoio. Oppure, potete adottare un metodo passivo, privo di pompa, che non consumerà elettricità e vi farà risparmiare soldi. In sostanza, una pompa d'aria fornisce un flusso di ossigeno nel serbatoio, mentre la pietra porosa aiuta a disperdere nel serbatoio l'ossigeno disciolto.

L'uso sia della pompa che della pietra porosa è sicuramente l'opzione più sicura, in quanto garantisce alle piante una buona quantità di ossigeno nella forma più assimilabile. Tuttavia, si possono ottenere ottimi risultati usando solo una pietra porosa. Questo metodo passivo può essere adottato assieme alla tecnica Kratky, dove i vasetti a rete vengono posizionati ad un'altezza che mantiene sospese le radici per un 50% nell'aria e per un 50% nell'acqua ricca di nutrienti. In questo modo, l'ossigeno ricevuto dall'esterno del serbatoio sarà sufficiente per mantenere le piante sane e produttive.

PASSO III: NUTRIENTI

Costruire Un Sistema Idroponico DWC: Nutrienti

Ovviamente, le radici delle vostre piante non dovranno essere solo ben ossigenate, ma anche ben nutrite. La miscela di fertilizzanti diluiti nella soluzione acquosa dovrà ovviamente adattarsi alle esigenze della varietà coltivata, anche se vi consigliamo di procedere sempre con una certa cautela. All'inizio, provate a concimare le vostre piante con metà della dose raccomandata sull'etichetta del prodotto. Si tratta di un ottimo stratagemma sia per valutare la reazione delle piante, sia perché i produttori di fertilizzanti tendono spesso a raccomandare più di quanto le vostre piante abbiano realmente bisogno.

Esattamente come qualsiasi altro tipo di coltura di cannabis, le vostre piante richiederanno diversi rapporti di macronutrienti e micronutrienti durante ogni fase di crescita. Se vedete che le piante rispondono bene al vostro piano di concimazione dimezzato e sembrano pronte per una spinta in più, allora potete aumentare gradualmente le dosi.

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Nella maggior parte dei casi, dovrete sostituire la soluzione concimante una volta alla settimana. Dovrete inoltre monitorare regolarmente i livelli di sostanze nutritive e di pH per assicurarvi che le piante stiano ricevendo tutto ciò di cui hanno bisogno, e che lo stiano anche assimilando correttamente. Tra una sostituzione e l'altra, dovrete anche rabboccare un po' i livelli dell'acqua. Fatelo aggiungendo una soluzione con circa metà della quantità di fertilizzanti usata all'inizio.

Consiglio dei professionisti: Valutate la possibilità di trasformare il vostro sistema di base in un impianto leggermente più elaborato chiamato bubbleponico, ovvero un sistema DWC dove le radici vengono concimate anche da sopra. In sostanza, una pompa spinge la sostanza nutritiva verso le parti più alte delle radici, per poi ridiscendere di nuovo nel serbatoio. Questo metodo risulta molto efficace quando le radici delle piante non sono abbastanza sviluppate per raggiungere da sole la soluzione, e può accelerare significativamente la loro crescita. Concimare da sopra è sicuramente un'ottima aggiunta, sebbene non sia essenziale.

PASSO IV: VASI

Costruire Un Sistema Idroponico DWC: Vasi

A seconda delle dimensioni della vostra coltivazione, potete posizionare una sola pianta in ogni vaso a rete o usare vassoi perforati più grandi per coltivare più piante contemporaneamente. Evitate i contenitori non specifici per i sistemi idroponici. Se da una parte un coltivatore esperto potrebbe anche provare a costruirsi da solo i propri vasi, dall'altra i principianti non dovrebbero correre rischi. Il vostro obiettivo è mantenere le piante saldamente ancorate al substrato, in modo che le radici possano crescere liberamente verso il basso fino a toccare l'acqua del serbatoio sottostante.

Detto questo, esistono altre mille soluzioni fai-da-te. Tenete sempre presente che, a prescindere dal vaso che userete, dovrete trovarne uno abbastanza grande da far crescere le piante, con un numero sufficiente di buchi (piccoli) per le radici. Se i fori sono troppo grandi, l'argilla espansa (o qualsiasi altro substrato inerte) potrebbe cadere nel serbatoio. Inoltre, assicuratevi che tutti i fori non abbiano i bordi affilati, altrimenti rischierete di danneggiare le radici mentre crescono alla ricerca d'ossigeno.

PASSO V: SUBSTRATO COLTURALE

Costruire Un Sistema Idroponico DWC: Substrato Colturale

Come accennato in precedenza, le vostre piante dovranno crescere in un substrato inerte all'interno di vasi a rete. Per il DWC, l'argilla espansa e la lana di roccia sono le due opzioni più comuni. Il vostro obiettivo sarà quello di selezionare un substrato che fornisca alle piante una struttura sufficientemente solida su cui crescere, ma che non assorba troppa umidità. In caso contrario i gambi potrebbero putrefarsi. Sarà solo la parte inferiore del substrato a rimanere bagnata, mentre il resto dovrà rimanere asciutto.

Se siete soliti partire da seme, effettuate la semina negli appositi cubetti per la germinazione, aspettate che le piantine abbiano sviluppato la loro prima serie di foglioline “vere” (diverse dai cotiledoni) ed adagiatele nei vasi contenenti il substrato di coltura da voi scelto.

A questo punto, posizionate ogni vaso a rete sopra il serbatoio, in modo che la base rimanga in costante contatto con la soluzione, o pochi centimetri sopra, a seconda della configurazione scelta. Le radici delle vostre piante inizieranno ad espandersi alla ricerca di nutrienti, ossigeno e acqua, ed una volta raggiunta la soluzione, assisterete ad una crescita realmente esplosiva.

CONSIDERAZIONI ED ACCORGIMENTI FINALI

Coltivazione Di Cannabis - Tecniche Idroponiche

Oggi, stiamo attraversando un periodo davvero florido per le tecniche idroponiche. Le conoscenze si stanno diffondendo e le attrezzature stanno diventando sempre più economiche ed accessibili. Ciò che fino a pochi anni fa era una prerogativa dei soli coltivatori esperti è oggi una scelta molto popolare anche tra i coltivatori hobbistici. Produrre abbondanti raccolti in un breve lasso di tempo e con meno risorse è un'alternativa allettante per chiunque! Allo stesso tempo, dovreste considerare seriamente quali sono le vostre esigenze e i vostri obiettivi come coltivatori di cannabis, per valutare così se il sistema DWC faccia al caso vostro.

Se è la prima volta che coltivate cannabis, non vi consigliamo di iniziare con il DWC. Piuttosto vi suggeriamo il terriccio, con cui potrete prima sperimentare l'approccio “naturale” e imparare a risolvere più facilmente gli eventuali problemi di pH, temperatura, ecc. Lo stress generato da un impianto idroponico può scoraggiare un coltivatore esordiente che si sta avvicinando a quest'arte. Iniziate quindi lentamente e man mano salite di livello.

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Tuttavia, se avete già esperienza con le colture in terra e volete mettere un piede nell'idroponica, i sistemi DWC possono essere un ottimo punto di partenza. Richiedono un po' più di soldi e di monitoraggio, ma una volta compreso il loro funzionamento, potreste rimanere stupiti da quanto più grandi e generose saranno le vostre colture. L'unico modo per scoprire se il DWC è fatto per voi è provarlo!

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